Un grosso GT delle laccadive |
Amini Coral Bank
Amini è una rotondeggiante isola adiacente a Kadmat,
anch’essa abitata da locali dove non è possibile scendere a terra, per visitare
il villaggio.
Una bella cernia presa a jigging da Michele ad Amini |
Gli spot di pesca si addicono maggiormente al vertical jigging in quanto il
bank si estende per diverse miglia verso
sud, passando da una profondità di poche decine di metri a più di 400, una
grande secca dove è necessario un ecoscandaglio portatile per arrivare in
prossimità delle cadute dove abbiamo riscontrato la maggior attività da parte
dei predatori.
questa grande secca regala incontri ravvicinati con dente di canemolto aggressivi |
Il Bank è una grande sella, che presenta una incredibile biodiversità di
specie marine.
Durante l’azione di pesca in verticale gli attacchi non si
cono fatti attendere nei pressi di grossi gradini di corallo e di angoli
sommersi difficilmente visibili con il nostro ecoscandaglio; in alcuni momenti
mi sono sentito perso perché senza mark , ma soprattutto senza gps è sembrato
di aver smarrito la posizione rispetto all’unico punto di riferimento, la lontana
isola di Amini.
La cartina nautica con gli spot più importanti |
Quando si pesca a vj in luoghi dove, in pochi lo hanno
praticato prima, bisogna affidarsi alla conoscenza del luogo di chi ci
accompagna, ed essere costanti nell’azione di jerk; questa pesca non stop permetterà, seppur approssimativamente, di
scarrocciare sulle batimetriche giuste, e con tanta esperienza alle spalle, di
capire lo spot velocemente per poter abbreviare i tempi morti nelle zone poco
favorevoli.
Salvatore combatte con un bel Gt |
L’enorme quantità di pesce di queste acque ci ha fatto
comunque divertire, anche durante la ricerca dell’ hot spot; è proprio vero il
detto che “chi cerca trova”!
Io purtroppo spacco le canne |
Per info sul viaggio contattare vincenzocaccico@gmail.com
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