lunedì 1 agosto 2011

Memorie Tropicali


Abitanti dei nostri Oceani.

Memorie………….. ogni sera prima di addormentarmi mi rivedo li in punta alla barca, tutto concentrato scrutando la superficie dell’Oceano, la mia memoria mi fa rivivere tutti quei momenti culminanti, (in letteratura italiana chiamati spannung), che mi hanno fatto schizzare alle stelle la produzione di adrenalina.


Davanti a noi 36 ore di pesca non stop!


Anto si prepara caricando il jig glow al faretto.

Non riesco a dormire, ma alla fine non mi pesa perché rivivo esperienze uniche completamente incentrate sulla mia grande passione, i viaggi di pesca.
Mi sembra quasi di essere egoista a non raccontare questi momenti, e come li ho condivisi in diretta con i miei compagni di barca, ci tengo a condividerli con tutti voi, sperando che un giorno tutti, ma proprio tutti possiate non prendere sonno al ricordo di tutta quella adrenalina in corpo.


Il sole scende nel mezzo dell'oceano indiano.

Mauritius – Rodrigues - eastern bank – 2:30 am

Non c’è luce se non il fiacco neon che è stato immerso per attirare il pesce foraggio, siamo tutti nel pozzetto del, Black Marlin la grossa imbarcazione d’altura che ci ha accompagnato per 54 miglia nautiche fino all’eastern Bank, siamo nel mezzo dell’Oceano Indiano e non c’è nulla!Nicola si sposta a Prua, perché la luce e il continuo Sali scendi causato dalle onde gli ha creato dopo 15 ore un leggero fastidio.


Al buio tolta la vista tatto e udito prendono il sopravvento.


Siamo tutti concentrati sulla punta delle nostre canne da Jigging aspettando la botta, quando dal nulla si sente urlare a squarciagola: “Oh mio Dio, Oh mio Dio……” mi precipito davanti per cercare di capire cosa sta succedendo è sento, visto che lì oscurità incombe, la frizione dello stella 20000 Sw fischiare forte da farmi venire i dubbi che attaccato ci sia davvero un pesce e non un mezzo motorizzato.


Il rumore della frizione di notte sembra più intenso.

30 secondi di partenza bruciante, e poi Nicola sente solo un piccolo peso attaccato alla canna che ormai non tira più, come, se il treno di prima fosse improvvisamente diventato un sacchetto di plastica, emerge dall’oscurità una sagoma non chiara con una scia scura di sangue al seguito.


I doggy sono molto più attivi di notte specialmente in prossimità di pesce foraggio.

E’ un caranx lugubris di bella pezzatura perfettamente segato dalle possenti mandibole di un grosso squalo, facciamo la foto di rito per immortalare questo momento.


Ecco la foto di rito e un bel pesce, mezzo a dire il vero per noi.

Jiggare di notte aumenta tutti gli altri sensi limitando la vista, ed è un’esperienza che lascia il segno; assolutamente da provare!



Vincenzo

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