giovedì 24 marzo 2011
Un pò di Caraibi, Belize part 1.
Una barca silenziosa che si sposta nei canali di mangrovie, canna in mano pronta all'uso.
Il caribe un mare ricco di emozioni dove la pesca fa da contorno a paesaggi marini brulicanti di vita un posto magico per chi ama la ricerca della preda.
Questa è stata la sistemazione per la setimana in cui abbiamo soggiornato a Caye Coulker.
In centro America tra Messico e Guatemala c'è uno stato poco conosciuto a livello europeo ma molto frequentato dagli anglers Americani e canadesi chiamato Belize, probabilmente uno tra i migliori spot per la pesca a mosca e spinning medio dell'atlantico caraibico.
Come si può notare dalla cartina il Mare del Belize è ricco di spot dove ogni angler, amante della pesca medio-pesante, può trovare enormi soddisfazioni.
Non tutti sanno che il Belize vanta la seconda barriera corallina dopo quella australiana e una vastità di flats con foreste di mangrovie che permettono una ampia scelta di tecniche di pesca, probabilmente se incontrerete queste acque, la possibilità di fare il famigerato grande slam sarà elevata.
Nei pressi di una pass si trovano interessanti abitanti di questo mare, una cernia di fondale che non ha paura di essere fotografata.
Tarpon, jack crevally, permit, bonefish, barracuda cernie e snapper sono presenti in gran quantità tutti con abitudini alimentari e zone di caccia differenti ecco perchè la loro ricerca da parte del pescatore deve avere l'ausilio di un'ottima guida di pesca.
Un piccolo branco di tarpon intenti a riossigenarsi lungo un canale di reef, questi pesci nuotavano lentamente in corrente forte ad una profondità di 4 metri tra corallo e fondale sabbioso.
In queste pagine cercheremo di entrare in quel mondo poco conosciuto, che si cela sotto la superficie del mare, che ci permetterà in un secondo momento di aumentare il nostro sapere sulle abitudini alimentari dei più interessanti predatori caraibici.
Un bell'attacco di un jack crevally vicino ad un Hole, zona molto farorevole per trovare questi carangidi.
La vastità del territorio è notevole, e come spesso capita in questi casi la consapevolezza dell'attività e delle abitudini della fauna marina può aiutare la buona riuscita delle nostre battute di pesca.
Un piccolo barracuda che con un bel balzo ha attaccato il WTD in una zona di corrente con profondità non suoperiore al metro.
Dunque sarà possibile determinare in anticipo quale pesce cercheremo di insidiare.
Vincenzo
Continue.......
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento