sabato 16 ottobre 2010

GT no limits Socotra 2010

Kethir Davann Kabear in arabo significa molti Gt enormi, in effeti è proprio quello che accade a Socotra quando andiamo a lanciare delle esche come dei bocca larga da 200+ grammi.


Eccomi nuovamente, per tutelare la mia pivacy mi sono oscurato con un tavolino da campeggio


Sono ormai anni, che i viaggi sono passati in primo piano nella mia vita, una passione tramandata da mio padre che di mondo in trent'anni ne ha visto tanto, la pesca è arrivata in un secondo momento quando tra un mare tropicale e l'altro, il desiderio di riesumare la mia vecchia passione di bambino. ha avuto il sopravvento, allora ho cercato di unire le due cose, facendo divenire il viaggio di pesca lo scopo principe e il mio lavoro.


le possenti mascelle del predatore sportivo per eccellenza


Ogni anno insieme ai miei più cari amici cerchiamo mete nuove, intonse, logicamente alla ricerca del pesce sportivo tropicale per eccellenza: il Giant Trevally il re dei carangidi, una vera macchina da guerra che insidiato con la tecnica del popping compie vere e proprie evoluzioni per attaccare l'artificiale che rumorosamente invade il suo territorio di caccia.


Il combattimento a Socotra è ciò che di più estremo un tropicalista può immaginare.

La Zona del golfo di Aden, nonostante le scoraggianti notizie che ci arrivano dai telegiornali tra attentati e pirateria, è senza dubbio un posto interessante dove è ancora possibile scoprire; stimolati dai report spettacolari dei cugini francesi lungo le coste lambite dal mar Arabico come Djibouti, Oman abbiamo deciso, un po' inconsciamente, di scoprire quell'isola così lontana che in pochi conoscono.


L'isola e naturalisticamente parlando qualcosa di immacolato, e la pesca abbondante ne è la dimostrazione.

Socotra è anche chiamata la Galapagos dell'oceano indiano,causa la presenza massiccia di flora endemica come, le foreste di albero sangue di drago, gli alberi bottiglia e una numerosa diversità di insetti e rettili che si possono incontrare solo qui.


Poter popperare in queste acque è un privilegio per pochi avventurieri pescatori.

Forse la salvezza di questo posto sta proprio nel fatto che il terrorismo spaventa i turisti in transito a Saana'a ed evitano a questo paradiso terrestre di fare la triste fine di isole simili come capverde e Zanzibar...........

Continua............

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